Commento del capitano spirituale, DBD

Bazzano – Tagliacozzo

Cronaca della partita :

Eccitante e scoppiettante l’avvio dei “primi della classe” con il piede tutto sull’acceleratore e tanta determinazione in corpo per portare i tre punti a casa in novanta minuti che hanno lasciato TUTTI con il fiato sospeso…
Si comincia infatti con una nettissima occasione da gol divorata dal bomber Letta che devia fuori dallo specchio un cross invitantissimo che non chiedeva altro di essere appoggiato in rete;
ancora un paio di traversoni e cross che non vengono messi “a produzione” ed ecco che il primo tempo scivola via con il nervosismo che subentra prepotente ogni volta che succede quello che non ti aspetti.
Si torna in campo con l’amaro in bocca e con la netta sensazione di dover fare per forza risultato in quel maledetto campo che tutto sembra tranne che un campo da calcio.
Al fischio dell’arbitro si riprende a macinare gioco e nonostante le difficoltà si continuano a creare chiare occasioni da gol ma gli avanti tagliacozzani appaiono spenti e poco determinati, più i minuti passano e più si rischia di perdere il filo di un gioco che stenta a trovare lo sfogo finale.
Intanto il Bazzano si difende con i denti e crede nelle ripartente perchè vera ed unica possibilità di creare problemi alla retroguardia di Pappalardo;
sotto pressione la difesa mette in evidenza lacune enormi con uno stravagante portiere che sfoggia colpi e uscite che non fanno trasparire fiducia da parte dei propri compagni e al contrario fanno credere ai biancoverdi che prima o poi la papera ci scappa…
Al minuto 87’ infatti con una uscita burrascosa il numero uno locale fa arrivare la palla tra i piedi di Caroso Calerano che incredulo si trasforma in risolutore e con un preciso pallonetto insacca la palla alle spalle del portiere che goffamente provava a rimediare all’errore.
Si scatena una meravigliosa festa con venti persone addosso a “Calendario” , nome di battesimo dato dal V.K.S. Emanuele Pappalardo, e tanta gioia da parte dei sostenitori venuti fino a L’Aquila.

Finisce l’incontro con tanta voglia di gridare e cacciare la tensione accumulata in una partita facile ma che si stava mettendo male per via della sfortuna. Arrivano a fare da contorno altri risultati che lasciano indietro ogni pensiero e fanno concentrare l’attenzione su quello che potrebbe essere l’incontro più bello dell’anno : Tagliacozzo – Jaguar.




Pagelle :


Pappalardo 6 :

Non viene impegnato praticamente mai, si limita a registrare la difesa quando serve e la tiene sveglia e concentrata al momento giusto. Mahatma.

Sabatini 7 :

E’ l’ultimo arrivato in casa Tagliacozzo e si comporta da veterano, vola sulla fascia per attaccare e difendere a tutto campo, ne ha per tutti, non ha paura di giocare la palla e raramente sbaglia un appoggio. Sempre posizionato bene in fase di copertura si alterna a memoria con il suo dirimpettaio senza neanche darsi una voce e ha talmente tanta birra in corpo che spinge anche quando dovrebbe restare in copertura. Se la qualcuno in società ha chiesto a qualche Santo un regalo per Pasqua può stare tranquillo, è arrivato prima e meglio. Machittec’hamannato !

Fedele G. 7 :

E’ in palla da settimane ormai e continua la sua serie positiva dimostrando ancora una volta che la genetica non sempre è così scontata, e riuscendo a mettere in discussione la tanto cara formula matematica, meglio nota come equivalenza, che pure direbbe che Fedele : Geri = Fedele : Armando. Heinstein.

Giovarruscio 7 :

Under Pressure per novanta minuti riesce a ben figurare al cospetto di un tale Guetti che altro non può (e non sa forse) che spizzare, rincorrere scialbamente e perdere ogni confronto.
Pulito ad ogni entrata viene ingiustamente ammonito per niente. Maltrattato.

Parlati 7.5 :

Sembra rigenerato dalle cure di qualche “Santone” che lo tiene in cura, si lamenta sempre per mille fastidi in tutto il corpo e poi lo vedi giocare e sembra appena uscito da un centro benessere. Padre Marco.

Di Berardino 6.5 :

Bene nel primo tempo per occasioni create e tentativi di farlo, discreto nel secondo più attento a coprire il levriero Mattia. Esce PER FORTUNA per crampi a cinque minuti dal termine e propizia a sua insaputa l’ingresso da tre punti di Caroso. Sigh.

Di Biase 6 :

Strana partita la sua, contribuisce con forza alla vittoria ma senza rilevanti note. In ogni caso positivo ma per la prima volta senza lode. Sciapo.

Tarquini 7 :

Niente di particolare se fosse stato un incontro giocato su un terreno normale, eccellente perchè su quel campo è riuscito a far girare palla come pochi avrebbero saputo, ha dato il via ad ogni manovra d’attacco e non si è fermato un secondo. Tarquini.

Damiani 5 :

Gonfio dal mattino si trascina inconsciamente fino al pomeriggio e quando il Mr lo chiama tra gli undici titolari gli arriva una bastonata tra capo e collo. Gironzola per il campo senza meta, così come un’ape in cerca del fiore migliore, lui passa 70’ a cercare tra le tante margherite quella più rigogliosa da portare a qualche giovane e sfortunata donzella dell’est.
Nel primo tempo si ferma per 8’ a mirare il sole per colorare la sua già artificialmente colorata pelle e colpito forse da “colpo di calore” trascina le lunghe leve per i restanti 62’. Sornione.


Letta 5 :

Poco mobile e poco incisivo, divora un gol fatto e conclude un paio di volte rischiando quasi che la palla gliela restituissero per tentare di nuovo, per compassione quasi. Ex Bomber.

Tocci 5,5 :

Non combina nulla ma al contrario del collega di reparto si muove, cerca di fare qualcosa per risolvere l’incontro ma non ci riesce mai. Vani spunti offensivi e zero conclusioni. ?

Fedele S. 6 :

Entra e per venti minuti si danna l’anima per cercare di conquistare palloni, lotta a tutto campo e non si ferma mai. Non è il cugino ma si vede che sono parenti. Bono Geri.

Caroso 6.5 :

Se non fosse stato per il gol sarebbe stato S.V. il suo voto, però si è fatto trovare pronto nell’unica occasione avuta e l’ha messa dentro. Special one !!