Pappalardo 8 :
Parte con un punto in meno sul voto perchè si mette a gridare contro il pubblico e non è cosa da fare, lui lo sa.
Quando un portiere comunque prende un voto alto pur avendo preso ben due gol c’è qualcosa da dire, e lo dico.
Salva subito il risultato su una bella punizione deviando in tuffo.
Esce bene sul primo gol ma non può fare altro che deviare a rete.
Non sbaglia un’uscita e da sicurezza ad un reparto che stenta.
Incolpevole nel secondo gol perchè l’avversario gli arriva palla al piede e di fronte, in quella circostanza è difficile fare miracoli.
Ennesimo buco ed evita il peggio con un’entrata perfetta per cattiveria, scelta di tempo e disimpegno.
E’ l’unico negli spogliatoi ad alzare la voce contro chi vuole camuffare la realtà dei fatti.Hulk
Ranfone 7 :
C’è poco da dire per uno che lotta su ogni palla, si butta a pesce nelle pozze e corre ovunque sulla fascia, pochi errori ma per lui giustificati viste le condizioni del campo. Affidabile.
Mazzei 6- :
Grande impegno per il sempreverde Andrea, dalla sua parte si presentano spesso ma trovano spesso un muro, tre volte però si fa superare palla a terra con triangoli che lo vedono in mezzo e impotente.
Nel secondo tempo ancora sotto pressione e con la complicità del centrocampo, innesca un paio di contropiedi su imprecise respinte. Dinamo.
Parlati 8 :
Si lamentava quando all’inizio del campionato facevo il copia e incolla per condannare le sue prestazioni, ora mi costringe a farlo per eccesso di continuità.
E’ straordinario come persona e almeno la metà come giocatore; non sbaglia un’entrata, non cade mai a terra e anzi rilancia avversari con una forza che non sappiamo da dove arrivi. Qualcuno in panchina inneggia alla sua beatificazione. 16.
Giovarruscio 3 :
L’esperienza è quel bagaglio strettamente personale che compensa anche la mancanza di condizione; “ti fa fare 2 + 2 a mente” e che tante volte ti dice il risultato prima ancora di esporre il problema.
Se a questa però prevale la poca concentrazione ed un eccesso di rilassamento succede quello che è successo ieri alla sua partita.
Pur sapendo che un centrale non deve MAI provare a saltare l’uomo in nessuna categoria e nemmeno ad agosto su campo d’erba a S.Siro, prova a farlo in prima categoria, a febbraio, su campo di terra e a Capistrello.
Gli riesce la prima volta, Colizza e i compagni lo avvertono, la seconda gli riesce a metà e Parlati lo scagiona da ulteriori accuse.
Ma la sorte non va mai sfidata, terzo tentativo uno a zero, quarto tentativo due a zero, per il Capistrello e per la sorte.
Esperienza vuol dire anche fare tesoro di tutto, anche di questo.
Fedele G. 6 :
Lotta con umiltà su ogni palla e fa il possibile per quanto compete ad un buon fuori quota, commette qualche errore ma di ingenuità o inesperienza. Acerbo.
Caroso 7- :
Guai a chi lo accusa di complicità nel primo gol, è vero che il retro passaggio del centrocampista centrale su quel campo soprattutto non è da farsi, ma un lungo retro passaggio, non uno di due metri, di spalle, con gli avversari addosso e in quella zona del campo, quello era D’OBBLIGO !!
A chi non è d’accordo un quadro per immaginare :
Cale di spalle, palla tra i piedi e avversari a dx a sx. L’alternativa a quello che ha fatto (la cosa più logica ribadisco) sarebbe stata la “trasformazione in un raggio missile, con circuiti di mille valvole tra le stelle spuntare e andare…)
Buona la sua prova, soprattutto nel primo tempo; si è ormai calato nei panni del titolare inamovibile e si muove con sicurezza in mezzo al campo e distribuisce calci ovunque, bene nel gioco della palla nonostante il campo, veramente una buona spalla per Tarquini, niente di meglio per Colizza come fuori quota.
Lo vogliono come “Mazzinga Z”ma lui è solo Caroso. Pètètin.
Tarquini 6.5 :
Anche lui grande prova nel primo tempo, poi un po’ sottotono ma le attenuanti ci sono tutte, campo pesante e caratteristiche in ombra, ma doti da combattente sempre in luce. True.
Di Biase 7 :
Nel secondo tempo, dopo aver corso in largo e in lungo, fatto il gol e preso dalla disperazione, lo vedi correre dietro la palla con i crampi dietro l’angolo e il cuore oltre tutto. God.
Damiani 5- :
Non è il suo campo, non è il suo ruolo e non è il suo clima…
Poche colpe però per il gioco inespresso visto che i palloni giocabili sono stati pochi e scialbi. Pur non essendo un “cattivo” si ritrova al centro dell’arena e infreddolito lascia il campo di corsa quando sostituito, per andare dritto sotto la doccia dove trova la sua posizione ideale.
Una volta lì il suo pensiero va a Mazzei e Tarquini che ugualmente infreddoliti e vogliosi di fare una doccia calda, a questa preferiscono il sostegno per i compagni, “pori scèmi” avrà pensato. Signorino.
Letta 4.5 :
Lui è un attaccante e l’unico di ruolo, non fa niente per novanta minuti e non solo per colpa sua; è vero che arrivano pochi palloni giocabili e è anche vero che il campo come detto non ha aiutato, però la sua generosità e il suo impegno dovrebbero non mancare mai.
Nei primi venti minuti sembra quasi svogliato, sente troppo le partite importanti ed il risultato è sempre lo stesso, solo lui non lo capisce purtroppo.
Bravo e sfortunato nell’ultima azione ma fatto assolutamente poco rilevante rispetto alla prestazione. Ansioso.
Tocci 7 :
Il capitano pur subentrando nel peggior momento entra e si comporta come tale, in trenta minuti schiaccia tutto il Tagliacozzo nella propria metà campo e vola sulla fascia come sa fare solo lui, affonda e crossa e “daje e daje” procura per Letta l’occasione di pareggiare nell’ultima azione. Transformer.
Tancredi 6,5 :
Entra subito in partita e contribuisce al pressing imposto da Tocci, vederlo saltare di testa è uno spettacolo e malgrado la corsa ancora pesante si vede il suo giocatore. Bravo ma…
Fedele A. 6 :
Entra e per dieci minuti si danna l’anima, ha il fisico che gli permette di competere con tutti e lo fa, riesce a darsi da fare più lui in dieci minuti che Letta in novanta. Caparbio.
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domenica 8 febbraio 2009
Capistrello -Tagliacozzo. Le pagelle...
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